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Una libreria in una chiesa a Maastricht. Tra sacro e profano: la chiesa dei domenicani

Le chiese orgoglio di una città

Quando si viaggia meta obbligata per noi europei è la visita alla “chiesa del villaggio” che ci ospita. E’ incredibile pensare quanta energia mentale, fisica e monetaria l’uomo dispieghi per la costruzione di edifici sacri.

E’ impensabile andare a Parigi e non visitare Notre Dame o a Roma e non immergersi nella bellezza di San Pietro ed è ancora più sorprendente come si possa ritrovare il “sacro” anche nelle chiesette più sperdute.

I miei viaggi mi hanno spinta quest’anno alla visita di una chiesa fuori dal comune.

Facciata della Libreira /chiesa dei domenicani A Maastricht

La chiesa dei domenicani a Maastricht

A Maastricht, nei Paesi Bassi, vagabondando nel centro storico della città si incontra una scultura che è al tempo stesso un libro ed un portone. A forma di un gigantesco libro con su scritta questa parola in diverse lingue: spagnolo, ebraico, inglese, fiammingo anche se mi è sfuggito l’italiano, un portone ci immette in un ambiente peculiare. Un luogo che per me ha ancora qualcosa di sacro , ma che ha senza dubbio subito una forte trasformazione. Da santuario della divinità a santuario della cultura: una libreria.

Dal secondo piano della libreria. Una nuova visione della chiesa

La chiesa gotica dei domenicani è dal 1794 sconsacrata e di conseguenza ha perso la sua funzione di culto da diversi secoli. La mia “host” dalla quale risiedevo, mi ha raccontato che quando era giovane in questa chiesa ha festeggiato il carnevale e diverse fonti provano che li si sono tenuti incontri di box e altre manifestazioni che di sacro non avevano proprio niente.

Devo dire che per una cattolica come me entrare in una chiesa e non trovare il silenzio, la penombra e il senso di raccoglimento tipico dei luoghi di culto è stato spaesante, ma in seconda battuta anche molto bello. Mi è piaciuto entrare in un monumento fruito giornalmente da centinaia di persone di tutte le età che rendono vivo e attuale un edificio di grande bellezza che in passato era in stato di abbandono.

L’intervento architettonico contemporaneo

Del manufatto originale resta l’impianto gotico della chiesa con le snelle colonne e le volte altissime. Delle decorazioni che sicuramente la ornavano sono rimaste solo le lapidi sul pavimento e i resti di un affresco medioevale ormai quasi illegibile.

L’intervento architettonico contemporaneo si inserisce rispettoso all’interno dell’edificio.

Le scale di accesso ai piani superiori della “Torre dei libri”

In realtà si può parlare di due interventi. Il primo più “antico” realizzato nel 2004 dello studio  Merkx+Girod interessava solo la navata laterale sinistra e in parte quella centrale. Realizzata in metallo, autoportante e facilmente riconoscibile oltre che amovibile è una struttura di due piani servita da due scale e due ascensori attorno a cui girano dei corridoi arredati con scaffalature piene di libri. E’ una vera e propria torre dei libri. Se da un lato viene assicurato l’incremento della superficie di vendita della libreria dall’altra questo intervento fa un regalo meraviglioso al visitatore: un diverso punto di vista. Le balconate infatti permettono di ammirare quelle volte e le ampie finestre che solitamente si scorgono solo da lontano a più di dieci metri di distanza.

Il secondo intervento utilizzato per la vendita di cd e dischi in vinile

Successivamente nella navata destra fu costruita con lo stesso concept un’altra struttura, un soppalco in acciao e vetro di un piano questa volta dedicata alla vendita dei cd e dei dischi in vinile. La zona absidale invece accoglie i visitatori con una attrezzata caffetteria.

La libreira dei domenicani

La chiesa dei domenicani non è certo il tipo di chiesa a cui siamo abituati ma è un edificio vivo che resta per gli amanti dei libri come me un’oasi di pace.

Sitografia:

https://www.archiportale.com/news/2008/02/architettura/maastricht-trasforma-una-chiesa-in-libreria_11277_3.html

Bibliografia:

Paul Weelen “Boekhandel dominicanen. la plus belle librairie du monde ” Maastricht , 2014

2 commenti

  • Marta ANNA Minervini

    Una bellissima idea quella della libreria con annessa la sezione per i dischi e la caffetteria. In un ambiente così’ vasto si potrebbero tenere concerti di ogni tipo e conferenze interessanti . In conclusione un uso intelligente e creativo di una chiesa bellissima .

    • Donastella

      Si sono daccordo è stato un intervento particolarmente felice, so di altre chiese che sono state trasformate in ristoranti o addirittura mercati. Analoga sorte stanno subendo anche i luoghi di culto di altre religioni. Il museo archeologico di Sofia è all’interno di una grande moschea. Ma la sopravvivenza dei monumenti alla fine passa per la trasformazione, nella forma nelle funzioni ed anche come simbolo per le comunità. ED alla fine è proprio questo cambiamento che secondo me ne garantisce la vita.

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